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Iginio Sartori nasce a Cremona il 5 luglio 1903 da una famiglia con l'arte nel sangue.
Il nonno Iginio, dal quale eredita il nome, era, infatti un pittore dilettante ed anche il padre amava quest'arte ma la famiglia numerosa gli aveva impedito di coltivare e approfondire questa passione.
Iginio segue dapprima studi tecnici che avrebbero dovuto farne un ragioniere, ma l'insofferenza verso questo tipo di indirizzo e, per contro, la passione e la bravura già manifestata nei confronti del disegno suggeriscono al padre la decisione di fargli cambiare scuola e di iscriverlo all'Istituto " Ala Ponzone" , nella sezione " Arti decorative".
Da qui Sartori prosegue gli studi iscrivendosi ai corsi di disegno e pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove dividerà la stanza e l'amicizia, con C. Bertazzoli.
L'ambiente veneziano gli sarà da subito congeniale, ma, dovrà lasciarlo presto, a causa delle ristrettezze economiche della famiglia.
Trasferito a Milano all'Accademia di Brera non si troverà altrettanto a suo agio nel nuovo ambiente dove, peraltro, intreccerà rapporti di grande amicizia con Moro, De Amicis, Usellini e pochi altri.
Il rientro a Cremona, coincide con l'impossibilità economica di concludere gli studi e da allora Sartori si legherà sempre di più alla sua città, allontandosi solo per brevi periodi generalmente sulla riviera ligure o ad Osoppo, in Friuli, ospite della famiglia Screm a cui lo legava una profonda amicizia.
La sua attività espositiva risentirà di questa scelta: Sartori non inflazionerà mai la sua presenza sulla scena artistica, optando per poche, mirate apparizioni in Collettive: da quelle degli Artisti Cremonesi nel 1936 e 1938, a quelle dei Pittori Lombardi alla Galleria Barboroux di Milano, alla Mostra Nazionale di Pittura a Cremona nel 1949 organizzata da Alfredo Puerari, alle mostre regionali e interprovinciali di Cremona, Clusone, Verona, Milano.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi, tra i quali, il primo premio alla rassegna Nazionale di Bobbio nel 1967, e per due volte consecutive il primo premio alla mostra Nazionale '' Amici del Po ''.
Ha esposto in tre personali organizzate presso la Galleria "Città di Piacenza" a Piacenza nel 1968, e presso la galleria "Il Torrazzo" di Cremona nel 1972 e nel 1976.
Tra le sue opere vi sono anche delle vetrate e affreschi eseguiti per edifici civili e religiosi: presso la Società '' Canottieri Baldesio '' di Cremona, il Santuario di Bardi, la chiesa delle Canossiane a Cremona, le parrocchiali di Cornaleto, Corte de' Frati, Castelleone e molte altre località.
Da ricordare, poi, la grande rassegna del 1978 in Santa Maria della Pietà con la pubblicazione di un catalogo che ospita due notevoli saggi di Mario Balestreri e di Elda Fezzi.
Le ultime due esposizioni di opere di Sartori si devono alla disponibilità e volontà del gallerista Giovanni Vida che nella sua "Saletta" in Corso Mazzini a Cremona ha organizzato nel 2008 “Disegni in bianco e nero e acquarelli”, e, nel 2009 “Ritratti femminili”.
I quadri esposti hanno ottenuto un grande successo di critica e visitatori in quanto si trattava, per la maggior parte, di opere mai apparse in pubblico e che hanno offerto un’ulteriore opportunità di approfondire la conoscenza dell’arte del pittore cremonese.
Sartori muore il 1 marzo 1980.